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Il Consiglio UE apre ai negoziati per l’adesione dell’Ucraina

Lo ha annunciato giovedì a Bruxelles Charles Michel, presidente del Consiglio europeo - Negoziati anche con la Moldavia - Status di Paese candidato alla Georgia - Orban non vota: “Decisione sbagliata”

  • 14 dicembre 2023, 19:02
  • 14 dicembre 2023, 23:27

Bruxelles apre all'adesione dell'Ucraina

Telegiornale 14.12.2023, 20:00

Di: ATS/RSI Info/M. Ang.

Il Consiglio europeo ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia e di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia. La Bosnia-Erzegovina, invece, dovrà prima rispettare le precondizioni richieste dalla Commissione. Ma gli occhi erano tutti puntati su Kiev e sull’opposizione dell’ungherese Viktor Orban. Che alla fine ha ceduto. Con un bizantinismo. Al momento della votazione l’uomo forte di Budapest non c’era. Un’assenza concordata con il presidente Charles Michel che ha permesso di superare l’impasse senza veti.

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, durante il primo giorno del vertice dei leader dei 27 Stati membri, giovedì a Bruxelles ha scritto su X (ex Twitter): “Un chiaro segnale di speranza per i cittadini di questi Paesi e per il nostro continente” .

“Questa è una vittoria per l’Ucraina. Una vittoria per tutta l’Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza”, ha commentato su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, calato in Germania per una visita inattesa (ufficialmente a Wiesbaden, dove si trova il quartier generale USA per l’assistenza militare a Kiev).

I leader UE approvano le nuove sanzioni anti-russe

“Il Consiglio Europeo accoglie con favore l’adozione del 12esimo pacchetto di sanzioni”. Lo si legge nelle conclusioni del vertice UE nella parte dedicata all’Ucraina, al nono paragrafo.

In diretta da Bruxelles

Telegiornale 14.12.2023, 20:00

Europa, Orban e il destino dell'Ucraina

SEIDISERA 14.12.2023, 18:30

Orban: “Su Kiev decisione sbagliata, i 26 vadano per conto loro”

Da una parte si festeggia, dall’altra no. “L’adesione dell’Ucraina all’UE è una decisione sbagliata. L’Ungheria non vuole far parte di questa decisione sbagliata!”. Lo dice su Facebook il premier ungherese, Viktor Orban, dopo la decisione dei leader UE.

“La posizione dell’Ungheria è chiara: avviare i negoziati con l’Ucraina in queste circostanze è una decisione del tutto insensata, irrazionale e sbagliata, e l’Ungheria non cambierà la sua posizione”, afferma. “D’altra parte altri 26 paesi hanno insistito affinché questa decisione fosse presa. Per questo l’Ungheria ha deciso che se i 26 decideranno di farlo, dovranno andare per la loro strada”, chiarisce Orban.

Il premier ungherese non era presente nella sala del Consiglio Europeo quando è stata tenuta la votazione sull’allargamento all’Ucraina, precisano fonti europee. Orban, a quanto si apprende, ha notificato la sua assenza al presidente Charles Michel e non ha delegato nessun altro leader a rappresentarlo, né per dare un suo assenso né per un dissenso. Quindi Orban viene considerato come “non votante” e la decisione è considerata legalmente valida.

Intanto rimane ancora da sciogliere il nodo della correzione del bilancio comunitario con più risorse, per la migrazione, per le imprese e per l’Ucraina (50 miliardi di assistenza pluriennale, 33 in prestiti e 17 in sussidi). Budapest si era messa di traverso anche qui, contestando le regalie (ma non i prestiti) per Kiev. Michel si è detto “ottimista” sul fatto che si riuscirà “a prendere una decisione” per sostenere l’Ucraina con “una maggiore assistenza finanziaria”.

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