Il Covid-19 può scatenare un ictus cerebrale nelle persone colpite. Rispetto alla media degli ictus, questi sono più gravi e le possibilità di recupero e di sopravvivenza sono significativamente minori. I pazienti colpiti da ictus, tuttavia, potevano contare sui centri svizzeri per gli ictus che hanno agito in modo affidabile e rapido anche durante la pandemia. Questi sono i risultati di uno studio condotto in Svizzera e sostenuto dalla Fondazione svizzera di cardiologia.
È ora noto da studi su larga scala che, durante e poco dopo il Covid-19, i pazienti hanno un rischio da due a tre volte maggiore di subire un ictus. Ciò è dovuto principalmente a una maggiore tendenza del sangue a coagulare, a causa dell'infiammazione, oltre a un'alterazione dello strato interno dei piccoli e grandi vasi sanguigni associata al coronavirus.
Ogni 30 minuti una persona in Svizzera ha un ictus cerebrale. Ogni anno sono 16'000 persone. Un quinto muore. Ma tanti decessi e molte conseguenze gravi possono essere evitati se sempre più gente impara a riconoscere i sintomi e ad agire correttamente. Ulteriori informazioni sono disponibili su Ictuscerebrale.ch.
Allergici ai vaccini, il reportage
Telegiornale 28.01.2022, 21:00