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Il Cremlino: “L’inchiesta sulla morte di Navalny è in corso”

Lo ha comunicato il portavoce Dmitry Peskov, definendo “inammissibili” le dichiarazioni sulla vicenda fatte dai Paesi occidentali - Ancora negato alla famiglia l’accesso alla salma

  • 19 febbraio, 11:26
  • 19 febbraio, 11:26
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Una foto di Alexi Navalny

  • Keystone
Di: ATS/RSI INFO

L’inchiesta sulla morte di Alexei Navalny è ancora in corso e per il momento non ci sono risultati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.

Il Cremlino ritiene inammissibile le dichiarazioni “rozze” da parte dei Paesi occidentali sulla morte di Alexei Navalny fino a quando i risultati delle indagini non saranno resi pubblici, ha aggiunto Peskov.

Nel frattempo i collaboratori di Alexei Navalny hanno reso noto che le autorità russe hanno negato alla famiglia del dissidente l’accesso alla sua salma per il terzo giorno consecutivo.

“La madre di Alexei e i suoi avvocati sono arrivati all’obitorio questa mattina presto. Non è stato permesso loro di entrare. Uno degli avvocati è stato letteralmente spinto fuori. Quando è stato chiesto al personale se il corpo di Alexei fosse lì, non hanno risposto”: ha reso noto sui social media la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh.

L’indagine delle autorità russe sulla morte di Alexei Navalny “è stata estesa”, hanno affermato gli inquirenti alla madre dell’ex leader dell’opposizione deceduto in carcere venerdì scorso, secondo quanto riferito da Yarmysh. Il Cremlino non ha competenza in merito all’accesso dei parenti alla salma di Alexei Navalny, ha replicato il portavoce, Dmitry Peskov. “Non siamo coinvolti in questa questione, questa non è una funzione dell’amministrazione presidenziale”

“Non si sa per quanto tempo andrà avanti. La causa della morte è ancora ‘indeterminata’. Mentono, prendono tempo e non lo nascondono nemmeno”, ha scritto su X.

Navalny, la sua eredità

Telegiornale 18.02.2024, 20:00

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