Il Giubileo della Misericordia

Quello straordinario che Francesco inaugura oggi, martedì, con l'apertura della porta santa di San Pietro è il trentesimo Giubileo della Chiesa cattolica e il primo "tematico": nella bolla Misericordiae Vultus, con il quale l'ha indetto in aprile, il Papa l'ha voluto consacrare alla Misericordia, "architrave che sorregge la vita della Chiesa". "È una parola che ritorna spesso nel suo pontificato, la sua idea è quella di una Chiesa che va a cercare le persone", spiega Bruno Boccaletti, responsabile dell'attualità religiosa alla RSI. E la data dell'8 dicembre, sottolinea, non è scelta a caso: coincide con i 50 anni dalla fine del Concilio vaticano secondo.

Il primo a promettere indulgenza ai pellegrini fu
Bonifacio VIII nel 1300, anche Dante parla della massa di gente che rispose all'appello, ricorda Boccaletti. Ma il Giubileo potrà essere vissuto anche da chi in Vaticano non ci andrà. Saranno aperte porte sante anche in altre basiliche romane (il 13 a San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura, il primo gennaio a Santa Maria Maggiore) e in diocesi di tutto il mondo: in Ticino, alla presenza del
vescovo Valerio Lazzeri, alla
Madonna delle Grazie di Bellinzona alle 17.30 di sabato e al
Sacro Cuore di Lugano alle 10.00 di domenica.

La prima, in realtà, l'ha aperta Bergoglio in persona a fine novembre a
Bangui, nella Repubblica Centrafricana.

La ricerca di perdono non sarà però l'unica preoccupazione dei milioni di fedeli attesi a Roma per questo Anno santo, ve ne sono di più terrene: dopo i fatti di Parigi, il Giubileo è considerato un possibile obiettivo per il terrorismo. Nessun passo indietro sull'organizzazione, però, "questo è un pontefice che non ne fa", afferma Boccaletti.

Sarà superpresidiata Piazza San Pietro, e protetti anche i numerosissimi luoghi a rischio della città eterna: sono stati schierati più di 2'000 uomini. Ci saranno agenti anche sui trasporti pubblici, che saranno potenziati. Il Governo è pronto a precettare i dipendenti in caso di scioperi.
Accanto a sicurezza e mobilità, si è intervenuto anche con i divieti: al bando in particolare i centurioni, i risciò, i servizi di "saltafila" in siti archeologici e musei, la vendita di tour turistici per strada. In ritardo, infine, i lavori nei cantieri previsti in concomitanza con la manifestazione: su 31, solo 18 sono avviati. È stata promessa la chiusura di tutti entro fine gennaio.

L'apertura del Giubileo, che si concluderà il 20 novembre 2016, è trasmessa in diretta su LA 2 e in streaming sul nostro sito dalle 9.15.

pon