L’estate appena trascorsa negli Stati Uniti è stata segnata da incendi e siccità. A essere particolarmente colpito da quest’ultima è stato anche il Grande lago salato, vicino a di Salt Lake City, nello Stato dello Utah: attualmente l’acqua ricopre solo il 51% del fondo del bacino lacustre, il livello più basso mai registrato.
La siccità mette a rischio la sopravvivenza di 338 specie di uccelli migratori e la salute di milioni di residenti. In effetti, il fondo lago espone enormi quantità di arsenico e può diventare una pozza chimica, una fonte di inquinamento da pm10.
Anche l’economia della regione risente della mancanza di acqua. Il bacino salato alimenta un mercato di circa 1,5 miliardi di dollari legato alla pesca di gamberetti, oltre a supportare l’industria da cui deriva il 100% del magnesio estratto nel Paese.
I dettagli nel reportage di Cristiano Valli