Il PE processa l'Ungheria

Il Parlamento europeo (PE) potrebbe decidere, per la prima volta, l’attivazione della procedura detta "dell’ articolo 7" contro l’Ungheria per violazione dei principi fondamentali su cui si fonda l’Unione.

Il dibattito svoltosi martedì a Strasburgo ha mostrato che non è impossibile raggiungere la necessaria maggioranza di due terzi dei votanti, specie dopo che alcune componenti del Partito Popolare Europeo - la famiglia politica dello stesso premier ungherese Viktor Orban - hanno annunciato che voteranno a favore. Tra queste la ÖVP del cancelliere austriaco Kurz, vicino all’Ungheria sulle questioni migratorie.

Orban, presente in aula, ha definito il dibattito “assurdo” ed ha accusato l’UE di essere gelosa del suo successo politico e dei successi dell’Ungheria. Applaudito soprattutto dai banchi dell’estrema destra, il premier ungherese non ha fatto alcuna concessione, rivendicando con orgoglio le sue scelte, anche sull’immigrazione. Anche se arrivare a vere e proprie sanzioni è impossibile, l’avvio della procedura – una mossa inedita da parte del PE – sarebbe un segnale politico importante, a pochi mesi dalle elezioni europee.

“Il mio gruppo è diviso sull’immigrazione e su questo tema si giocheranno le prossime elezioni europee”, ha detto. Orban ha lodato il ministro degli interni italiano Matteo Salvini, con cui si è recentemente incontrato, accusando invece il presidente francese Emmanuel Macron di voler dividere la famiglia popolare.