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Il Pentagono: proiettili con uranio impoverito a Kiev

USA, un altro miliardo di aiuti all'Ucraina - Peskov, volontà USA di continuare la guerra "fino all'ultimo ucraino" - Missili russi su un mercato, almeno 17 morti a Kostiantynivka

  • 6 settembre 2023, 21:30
  • 9 settembre 2023, 07:50
Un mezzo ucraino spara verso le posizioni russe in prima linea vicino a Bakhmut

Un mezzo ucraino spara verso le posizioni russe in prima linea vicino a Bakhmut

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Di: ATS/M. Ang.

Gli Stati Uniti invieranno i controversi proiettili all'uranio impoverito all'Ucraina: lo ha confermato il Pentagono, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi. Proiettili all'uranio impoverito, lo ricordiamo, erano già stati inviati precedentemente dalla Gran Bretagna. L'equipaggiamento, anche di questo tipo di proiettili, potrebbe aiutare Kiev ad affrontare quello che Zelensky ha prospettato come "un inverno difficile" per il suo Paese.

Missili russi su un mercato, almeno 17 morti a Kostiantynivka

Intanto nuovi missili russi sono stati lanciati sull'Ucraina. Questa volta Mosca ha centrato un mercato nella città di Kostiantynivka, nel Donetsk, causando almeno 17 vittime e 32 feriti tra i civili. Anche un bambino è rimasto ucciso. Un'azione di una "disumanità assoluta", l'ha definita il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La condanna è arrivata unanime anche dall'Unione europea, dalla Casa Bianca, da Parigi e da Berlino, che ha parlato di "attacco all'umanità".

Peskov, volontà USA di continuare la guerra "fino all'ultimo ucraino"

Il raid si è consumato tra l'altro proprio nelle ore in cui a Kiev è arrivato il segretario di Stato USA Antony Blinken, per la terza volta nel Paese. Un blitz a sorpresa nel quale il capo della diplomazia statunitense ha annunciato un altro miliardo di dollari in aiuti, che secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov dimostrerebbero la volontà degli USA di continuare la guerra "fino all'ultimo ucraino".

Non si ferma la guerra portata dal Cremlino

Da est a ovest la guerra portata dal Cremlino non si ferma e, anzi, rischia ogni volta di sfuggire di mano visto che l'Ucraina confina con diversi membri della NATO e che i bombardamenti avvengono spesso anche in zone di confine.

Ipotesi detriti di un drone russo in Romania

Allarma, quindi, ma non desta stupore che dentro i confini della Romania siano stati trovati dei detriti che apparterrebbero a un drone di Mosca. Il ministro della Difesa romeno, Angel Tilvar, ritiene che i pezzi di drone russo caduti sul territorio del suo Paese non rappresentino "una minaccia diretta" e che è possibile che il drone non sia esploso nell'impatto ma che sia semplicemente caduto (oppure pezzi siano caduti) sul territorio rumeno. Lo riferisce l'agenzia romena Agerpres."Questo non ci rende certo felici, ma non credo che si possa parlare di attacco. E come ho detto prima, ritengo che dobbiamo saper distinguere tra un atto di aggressione e un incidente", ha dichiarato Tilvar.

I resti sono stati recuperati martedì sera nella zona di Plauru, un villaggio sull'altra sponda del Danubio, di fronte al porto ucraino di Izmail, preso di mira dalle forze russe da metà luglio, ovvero da quando Mosca ha deciso di uscire dall'accordo sul grano. Bucarest ha informato gli alleati durante la riunione odierna del Consiglio Atlantico, con l'Alleanza che ha espresso "forte solidarietà" al Paese.

Sul campo comunque le cose sembrano andare meglio per l'Ucraina. Dopo giorni in cui l'esercito di Kiev rivendicava la presa dello strategico villaggio di Robotyne, sul fronte meridionale nella regione di Zaporizhzhia, oggi è stata la Russia ad ammettere la sconfitta su questo territorio. Ovviamente l'ha fatto a modo suo, giustificando la ritirata come una scelta "tattica". Trincerarsi qui non sembrava "un'opzione praticabile" e per questo avrebbero deciso di spostare le truppe sulle alture attorno.

Gruppo Wagner tra le organizzazioni terroristiche

Telegiornale 06.09.2023, 12:30

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