I sostenitori di Pedro Castillo e di Keiko Fujimori, candidati al ballottaggio del 6 giugno scorso da cui non è ancora emerso il futuro presidente del Perù, sono scesi ancora una volta in piazza sabato a Lima a "difesa della democrazia". Lo scarto tra il candidato della sinistra Castillo e la rivale di destra Fujimori è minimo. Gli osservatori internazionali attestano la correttezza del voto e domenica riprende l'esame delle procedure avviate per frode.
I militanti del partito di sinistra Perù Libre si sono ritrovati nel pomeriggio sulla Plaza Dos de Mayo per chiedere al Tribunale nazionale elettorale di proclamare Castillo presidente per il quinquennio 2021-2026. Prendendo la parola venerdì in un vertice dei governatori peruviani a Cuzco, Castillo ha mostrato toni concilianti, pur nella convinzione di essere il nuovo presidente del Paese. "Iniziamo questa nuova tappa - ha detto - senza odio e senza distanze. Qui non ci sono vincitori né vinti, qui c'è solo una famiglia che è il popolo peruviano'.
L'Ufficio nazionale dei processi elettorali, che ha terminato giorni fa lo scrutinio dei voti espressi nel secondo turno elettorale ha indicato che Castillo ha 44'000 voti (0,25%) in più della rivale di destra Fujimori, che però ha presentato centinaia di ricorsi disconoscendo il risultato.