L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha vinto le primarie repubblicane in 14 dei 15 Stati in gioco martedì sera nel Super Tuesday quando i risultati sono praticamente definitivi. Non si attendono sorprese di rilievo per quanto riguarda i risultati di Utah e Alaska che dovrebbero andare senza problemi al tycoon repubblicano.
Donald Trump si è quindi imposto - spesso di larghissima misura - in Virginia, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Maine, Arkansas, Massachusetts, Minnesota, Alabama e Colorado contro la sua ultima rivale repubblicana, Nikki Haley. L’ex presidente può, in particolare vantare la vittoria elettorale nei due grandi Stati del Texas e della California, i più popolosi degli Stati Uniti d’America.
Donald Trump si aggira ormai attorno al migliaio dei 1’215 voti elettorali necessari per assicurarsi la nomination repubblicana. Nikki Haley ne ha solo una novantina. Però ha “guastato la festa” all’ex inquilino della Casa Bianca aggiudicandosi le primarie per il Vermont, uno Stato poco popolato confinante con il Canada. Il suo ritiro dovrebbe in ogni caso essere vicino.
Prima che fossero annunciati tutti i risultati, il tycoon ha pronunciato in diretta TV il suo “victory speech” a Mar-a-Lago, dove domenica ha incontrato anche Elon Musk ed altri finanziatori repubblicani. “Lo chiamano Super Tuesday per un motivo, è stata una serata formidabile”, ha detto vantandosi di aver fatto “una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia” e accusando l’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden di essere “il peggior presidente di sempre”. Quindi ha profetizzato che il partito repubblicano “sarà presto riunito”, aumentando la pressione perché la sua unica avversaria Nikki Haley lasci la corsa.
Per quanto riguarda il campo democratico, l’ottantunenne attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che praticamente corre da solo non avendo quasi nessuna opposizione interna, ha vinto, senza sorprese, tutti gli Stati in gioco, oltre all’Iowa, che nelle ultime settimane ha tenuto un voto tacito. Unico neo per l’inquilino della Casa Bianca la sconfitta nelle isole Samoa: il piccolo territorio gli si è opposto. L’arcipelago del Pacifico è stato vinto da un illustre sconosciuto, Jason Palmer.
Il “Super Tuesday” è un evento chiave della politica americana e per la corsa alla presidenza del prossimo novembre, quando 15 Stati tengono contemporaneamente le loro primarie presidenziali. Milioni di americani esprimono il loro voto per determinare i contendenti democratici e repubblicani per le elezioni di novembre.
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Notiziario 06.00 del 6.03.2024
RSI Info 06.03.2024, 06:18
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