Salman Abedi, l'autore dell'attentato di Manchester costato la vita a 22 persone, "probabilmente non ha agito da solo". Lo ha reso noto alla BBC la ministra dell'interno britannica, Amber Rudd, sottolineando che l'assalto messo in atto dal 22enne britannico di origine libica" è stato più sofisticato degli altri". Abedi, era noto - "fino a un certo punto" - ai servizi di intelligence britannici, ha dichiarato la ministra. Da parte sua il ministero degli interni francese ha fatto sapere che il kamikaze sarebbe stato in Siria e avrebbe dato prova dei suoi legami con l'autoproclamato Stato Islamico (IS).
La responsabile del dicastero britannico ha poi criticato gli Stati Uniti per i "dettagli confidenziali" sull'attacco di Manchester fatti trapelare sui media americani. Rudd ha definito la condotta di Washington "irritante" e ha affermato chiaramente che 'leaks' del genere non "dovranno più ripetersi". Parole molto forti che rivelano una tensione crescente tra i due stretti alleati all'indomani della strage.
Intanto si apprende che i due cittadini polacchi che risultavano tra i dispersi nell'attacco sono morti. Lo ha reso noto il ministero degli esteri di Varsavia. Una ventina di feriti è ancora in pericolo di morte.
ATS/M. Ang.
Dal TG12.30: