Il processo penale a carico di Hunter Biden per possesso illegale di un’arma da fuoco ha preso in esame, martedì, le dipendenze passate del figlio minore del presidente degli Stati Uniti. “Nessuno è al di sopra della legge. Chiunque tu sia e qualunque sia il tuo nome”, ha tuonato il procuratore Derek Hines.
Biden è imputato per aver mentito sul suo uso di droghe quando ha acquistato un’arma da fuoco nel 2018 non avendolo dichiarato, ciò è considerato reato negli Stati Uniti. I pubblici ministeri hanno fatto sentire alla giuria estratti dell’audiolibro in cui il figlio di Joe Biden racconta i suoi problemi con la droga e hanno mostrato una foto della pistola comprata dall’imputato. Sapeva di “essere dipendente dalla droga e si è definito lui stesso un bugiardo e un ladro”, ha osservato l’accusa.
“La pistola non è mai stata caricata e non è stata mai portata in giro”, ha replicato Abbe Lowell, il legale del figlio dell’inquilino della Casa Bianca.
Le disavventure di Hunter Biden
Telegiornale 21.06.2023, 20:00