A due giorni dal divorzio, che diventerà effettivo alla mezzanotte del 31 gennaio, e a tre anni e mezzo dal referendum britannico, il Parlamento europeo ha ratificato come previsto mercoledì il trattato della Brexit. I voti a favore sono stati 621, i contrari 49 e gli astenuti 13. "Cari amici britannici, addio è una parola troppo definitiva, ed è per questo che insieme a tutti i colleghi vi dico soltanto arrivederci. E voglio salutarvi con le parole che diceva Jo Cox, la deputata uccisa durante una campagna elettorale: Abbiamo molto di più in comune di quanto ci divide", ha detto il presidente del Parlamento, l'italiano David Sassoli, prima di firmare la lettera che trasmette al Consiglio l'approvazione del Legislativo.
"Non saremo mai lontani", aveva promesso invece la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, nel suo discorso prima del voto, garantendo un impegno "24 ore su 24 e 7 giorni su 7" nei negoziati in vista di un accordo definitivo sui rapporti fra Bruxelles e Londra.
RG 12.30 del 29.01.2020 La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 29.01.2020, 18:38
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Il nuovo Parlamento
Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, nell'aula di Strasburgo si starà più larghi: se ne andranno 73 eurodeputati, quanti ne ha anche l'Italia, uno in meno della Francia. Solo la Germania, 96, ne ha di più. Di queste 73 poltrone, 46 resteranno vacanti, destinate a future adesioni, mentre 27 saranno ridistribuiti fra alcuni Stati membri al momento un po' sottorappresentati rispetto alla popolazione. Francia e Spagna ne riceveranno 5, Italia e Paesi Bassi 3, l'Irlanda 2, Finlandia, Svezia, Danimarca, Estonia, Polonia, Austria, Slovacchia, Croazia e Romania uno a testa. Uno sguardo ai gruppi politici vede danneggiati Verdi, liberali e socialisti, mentre i popolari ci guadagneranno non avendo britannici nei loro ranghi.