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Il terrorismo torna a colpire in Israele

Un uomo armato ha ucciso una giovane in una stazione dei bus a Beersheba, nel sud del Paese - Lo Stato ebraico accerchia Jabaliya e continua ad attaccare il Libano

  • 6 ottobre, 15:36
  • 6 ottobre, 16:09
Le forze dell'ordine e i soccorsi giunti sul posto

Le forze dell'ordine e i soccorsi giunti sul posto subito dopo l'aggressione armata nella stazione dei bus a Beersheba

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Di: AFP/Reuters/RSI Info 

Mentre Israele ha continuato a bombardare una vasta area di Beirut e altre zone del Libano e ha ripreso a colpire pesantemente anche località della Striscia di Gaza, nel suo territorio domenica è avvenuta un’aggressione da parte di un terrorista a Beersheba, nel sud del Paese, che è costato la vita a una ragazza e ha causato il ferimento di numerose persone. Il fatto è avvenuto alla stazione centrale degli autobus della città e l’attentatore è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia. Al momento non è dato sapere se l’attacco sia stato compiuto con un coltello o utilizzando una pistola.

Stato ebraico accerchia Jabaliya, nella Striscia di Gaza

Sempre domenica, nella Striscia di Gaza, Israele ha annunciato di “accerchiare” l’area di Jabaliya (nord) e di prendere di mira i membri di Hamas, mentre almeno 26 persone sono state uccise nel centro del territorio palestinese in attacchi contro una moschea e una scuola per sfollati, secondo il ministero della Sanità del movimento islamista.

L’esercito israeliano ha pure affermato di aver “effettuato un attacco preciso contro i terroristi di Hamas che operavano in un centro di comando” in una struttura “precedentemente utilizzata come moschea”.

Israele ha compiuto oltre trenta attacchi a Beirut nella notte

In Libano l’agenzia di stampa ufficiale ANI ha riferito di oltre “trenta attacchi” avvenuti nella notte su diversi settori della periferia meridionale di Beirut, roccaforte degli Hezbollah filoiraniani che, secondo Israele, hanno già perso 440 combattenti da quando le truppe israeliane hanno lanciato raid di terra nel sud del Paese lunedì.

Secondo le autorità libanesi, sabato sono morte 23 persone e altre 93 sono rimaste ferite in tutto il Paese, bilancio però non include gli attacchi notturni. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha invitato il mondo a “fare pressione su Israele” per un cessate il fuoco. A sud di Beirut i bombardamenti sono stati così massicci da creare una palla di fuoco che ha illuminato il cielo di notte, mentre decine di persone fuggivano dal quartiere di Sabra a piedi o in moto, stando a quanto riferito da un fotografo dell’AFP.

Sempre sul fronte libanese, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver “effettuato una serie di attacchi mirati nella regione di Beirut contro diversi depositi di armi e siti” appartenenti a Hezbollah e che “continuerà a operare per smantellare le capacità” del movimento.

Da parte sua, Hezbollah ha affermato che nella notte ha bersagliato le forze israeliane con proiettili dopo un tentativo di infiltrazione nella zona di Blida, nel sud del Libano. Il movimento ha inoltre rivendicato la responsabilità del lancio di razzi contro un gruppo di soldati dello Stato ebraico durante “lo sgombero di militari feriti e morti” nella regione di confine di Manara e dell’attacco di un drone contro una base militare israeliana nel nord di Israele.

È un anno dall’attacco di Hamas in territorio israeliano

Tutto questo avviene alla vigilia del primo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la guerra nella Striscia Gaza. Domani, lunedì, il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà un discorso alla nazione per commemorare l’attacco pesantissimo di Hamas sul suolo israeliano.

L’operazione estremamente violenta ha scioccato l’intero Paese e ha provocato la morte di 1’205 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani, compresi gli ostaggi che sono morti o sono stati uccisi in prigionia nella Striscia di Gaza.

Delle 251 persone rapite quel giorno, 97 sono ancora in ostaggio a Gaza, 33 delle quali si pensa siano decedute. L’offensiva israeliana lanciata come rappresaglia su Gaza, dove Hamas ha preso il potere nel 2007, ha causato la morte di 41’870 persone e ha devastato il territorio assediato, secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità del governo di Hamas, i cui dati sono considerati affidabili dalle Nazioni Unite.

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Reportage dal nord di Israele

Telegiornale 05.10.2024, 20:00

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