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Il virus, un'isola, due realtà

La Sardegna alle prese con la pandemia: contagi nelle zone di movida, ma la regione è "Covid-free", sostiene l'assessore della sanità

  • 26 agosto 2020, 19:37
  • 22 novembre, 18:40
02:53

Un'isola divisa in due

RSI Info 26.08.2020, 19:27

Di: ANSA/RG/CB 

"Noi siamo un'isola ancora oggi, nonostante quello che può apparire, Covid-free. I contagi vengono da fuori e si sono distribuiti all'interno di ben delimitate zone. Tra questi non ci sono contagi autoctoni della popolazione residente", è quanto sostiene l'assessore della sanità Mario Nieddu. La situazione in Sardegna sembra dunque essere divisa nettamente un due: da una parte l'assalto ai tamponi ad Olbia, nel nord dell'isola, dall'altro la tranquillità che regna al sud.

La seconda ondata di coronavirus in Sardegna è arrivata con i turisti nel nord dell'isola e, al momento, sembra limitarsi ad aver contagiato solo loro: "I turisti hanno portato il virus in Sardegna e se lo sono passato tra di loro in pochissime località turistiche, in particolare quelle della movida della Costa Smeralda", afferma sempre Nieddu. La conseguenza di quest'ondata è stata la chiusura di decine di locali notturni e di intrattenimento nella zona. Visto il crescente numero di infezioni registrate nell'isola, martedì il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, si è scusato con la Sardegna: "Mi sento in dovere di chiedere scusa alla Sardegna, che oggi si ritrova ad essere trattata come un territorio di appestati, di untori, quando in realtà il virus lo hanno portato, in una Regione che era Covid free, e diffuso i turisti provenienti da altre Regioni".

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RG delle 08.00 del 26.08.20

RSI Info 26.08.2020, 18:04

L'ospedale Mater Olbia ha installato lunedì una postazione drive-in vicino all'ospedale dove le persone possono effettuare un tampone naso-faringeo e in questi giorni era possibile vedere file chilometriche di persone, munite di prescrizione medica, interessate ad effettuarlo.

Scendendo più a sud la situazione sembra però essere al momento tranquilla, come testimonia Carmen Fioriti, che si occupa della gestione di un albergo in provincia di Oristano, situato nell'entroterra dell'isola: "La situazione è tranquillissima, non c'è questa sensazione di allarme. I clienti sono abbastanza tranquilli, rispettano le norme imposte sia dalla situazione che dalla struttura stessa". Turisti ce ne sono, sia residenti dell'isola che provenienti dall'estero: "Diversamente dagli altri anni, si spostano spesso nelle spiagge più a sud rispetto alla Costa Smeralda o visitano l'entroterra della Sardegna," ha aggiunto.

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