La variante del coronavirus Omicron dilaga negli Stati Uniti, in Europa e pure in Svizzera. Mentre in Sudafrica (vedi correlati), dove era stata individuata per la prima volta circa un mese fa, il picco sembra essere sorpassato.
Al contrario del Sudafrica, l'Europa ha cercato di disporre di sistematiche indicazioni sull’evoluzione della variante e valutare gli effetti delle restrizioni adottate. Ciò ha permesso di “spalmare” su più tempo l’insorgenza di nuovi casi di infezione in modo da non mettere sotto pressione i vari sistemi sanitari nazionali”. Così, al microfono di Paola Nurnberg, il virologo Fabrizio Pregliasco (docente all’Università degli Studi di Milano).
Putroppo “a causa di campagne vaccinali difficoltose, sia in Sudafrica che, per esempio nei Paesi dell’est europeo, si sono verificate ondate di contagi che hanno messo a dura prova i sistemi sanitari”.
Oggi per il Sudafrica si può parlare di immunità di gregge… “La contagiosità di Omicron è molto elevata: basta un solo soggetto infetto per infettarne molti altri. Così facendo, però, si arriva velocemente all’immunità di gregge. Con altre tempistiche, malgrado la stagione non favorevole (mentre in Sudafrica è estate da noi è ancora inverno) non escludo che ciò possa avvenire anche per l’Europa” aggiunge Pregliasco.