È cresciuto il consenso mondiale per la moratoria universale della pena di morte. All'assemblea generale delle Nazioni Unite, ben 117 paesi hanno votato sì alla risoluzione, ovvero tre in più rispetto allo scorso novembre in terza commissione e sei in più rispetto al 2007. I no sono invece stati 38, mentre le astensioni 34.
In rosso i paesi che non l'hanno ancora abolita
Ad aggiungersi alla lista dei paesi che hanno approvato l'iniziativa, ci sono Somalia, Niger, Eritrea, Figi, Guinea Equatoriale e Suriname. Bahrein, Myanmar, Tonga e Uganda sono passati dal no all'astensione, mentre gli Stati Uniti hanno votato contro, ma quando il tabellone era ormai stato chiuso, poiché l'ambasciatrice si era distratta.
Il documento, nel corso del temo, si è anche aggiornato e oggi contiene nuove importanti raccomandazioni, quali la disabilità mentale e intellettuale tra i motivi di esclusione nell'applicazione della pena capitale. La risoluzione, che dal 2007 viene votata ogni due anni, non ha valore vincolante, ma ha un forte peso morale. La prima volta, i consensi furono 104 e, da allora, la tendenza è stata a un aumento.
ANSA/NC