Circa 400 alpinisti hanno raggiunto la cima dell’Everest nel mese di maggio, dopo la prima ripresa delle scalate in seguito al sisma di magnitudo 7,8 che un anno fa aveva provocato una valanga costata la vita ad almeno 18 persone. La stagione 2016 non è però stata priva di drammi: il ritrovamento del corpo di un alpinista indiano negli scorsi giorni ha portato a 4 il numero di vittime che la montagna ha fatto nel mese appena trascorso. Gli sherpa sono inoltre ancora alla ricerca di un altro uomo, scomparso insieme al primo lo scorso 21 maggio.
Lo stesso giorno un’australiana di 34 anni è morta a causa di complicazioni legate all’altitudine, manifestatesi a pochi metri dalla cima. I medicinali assunti e l’ossigeno somministratole non sono serviti e la donna non ce l’ha fatta.
Il giorno prima è stato invece un 36enne olandese a morire sulla strada di ritorno, e qualche giorno prima di lui la stessa sorte è toccata a un altro indiano 43enne.
Sono più di 7'300 le persone che sono riuscite a scalare la montagna più alta del mondo da quando, nel 1953, la cima venne conquistata dallo sherpa Tenzing Norgay insieme al neozelandese Edmund Hillary. Le vittime, ad oggi, sono 283.
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