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"In caso di interferenza, risposta fulminea"

L'avvertimento del presidente russo Vladimir Putin ai Paesi occidentali in caso di intervento in Ucraina

  • 28 aprile 2022, 09:14
  • 20 novembre, 16:01
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Di: agenzie/eb 

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha messo in guardia i Paesi occidentali dall'interferire con la guerra in Ucraina. "Se qualcuno intende intervenire dall'esterno negli eventi in corso, generando minacce strategiche per la Russia che per noi sono inaccettabili, deve sapere che la nostra risposta sarà fulminea", ha dichiarato in un discorso pubblicato dai media russi mercoledì.

"Abbiamo tutti gli strumenti per fare questo, cose che nessun altro può vantarsi di avere ora. Noi non ci vanteremo, li useremo se necessario. E voglio che tutti lo sappiano", ha detto Putin. Il riferimento potrebbe essere alle armi nucleari e ai missili balistici.

Lo scorso 24 febbraio, la Russia ha dato inizio a un'invasione dell'Ucraina su larga scala, giustificando l'intervento con la volontà di "disarmarla" e "denazificarla". Nessun altro Paese è intervenuto militarmente accanto all'Ucraina, e la NATO finora ha evitato qualunque mossa che potesse tradursi in un coinvolgimento diretto nel conflitto (come, ad esempio, la creazione di una "no fly zone").

Tuttavia, diversi Paesi - tra cui gli Stati Uniti - hanno fornito aiuti militari a Kiev. Tre giorni fa, Mosca ha chiesto a Washington deve smettere di fornire armi all'Ucraina, sostenendo che le forniture belliche dell'Occidente stanno infiammando la guerra.

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All'inizio di aprile, la Russia ha cambiato strategia, concentrandosi sul fronte orientale dopo una ritirata dai territori a nord di Kiev. Ritirata che ha fatto emergere le atrocità commesse nei territori di Bucha e Borodyanka, con centinaia di civili uccisi indiscriminatamente durante l'occupazione dei soldati russi.

Il fronte ora è concentrato a est, nel Donbass, dove parte del territorio è già sotto il controllo delle regioni separatiste filorusse. Mercoledì sera sono state riportate delle forti esplosioni nella città di Kherson, mentre nei giorni scorsi l'attenzione si è spostata anche a sud e a ovest, dopo che alcuni missili hanno colpito la città di Odessa, e dei misteriosi attacchi si sono verificati nella vicina Transnistria, regione separatista in territorio moldavo, dove è già presente un contingente militare russo.

Secondo le valutazioni del Ministero della difesa britannico diffuse giovedì mattina, la flotta russa nel Mar Nero ha ancora la capacità di colpire obiettivi ucraini costieri, nonostante la perdita della nave da sbarco Saratov e dell'incrociatore Moskva. Sarebbero circa 20 i mezzi marini russi (compresi i sottomarini) attivi in questa zona.

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