Per il terzo giorno consecutivo la Grecia si trova confrontata con estesi incendi nella zona nord-est di Atene, nell’Attica orientale. Un primo bilancio parla di almeno un morto, una donna, e quasi una settantina di feriti, tra cui due pompieri. Alimentati dai forti venti, i roghi si sono facilmente propagati. A facilitare questa estensione, un territorio particolarmente arido, conseguenza di un lungo periodo di siccità. I mesi di giugno e luglio sono stati i più caldi registrati dal 1960, ossia da quando sono iniziate le rilevazioni.
Il fumo ad Atene
Migliaia di persone si sono date alla fuga e chi vive nella capitale è obbligato a indossare la mascherina. L’aria è irrespirabile. Nel corso della giornata le temperature saliranno fino a 38 gradi. Le fiamme hanno portato distruzione a Nea Penteli, Palaia Penteli e Vrilissia.
A livello internazionale, l’Unione Europea ha garantito aiuti. Tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE, sono stati mobilitati due Canadair dall’Italia, un elicottero dalla Francia e due squadre antincendio di terra dalla Repubblica Ceca e dalla Romania, più centinaia di pompieri e decine di veicoli.
Nel 2018, un enorme incendio aveva interessato la città costiera di Mati, a est di Atene, provocando il decesso di 100 persone, alcune morte annegate nel tentativo di allontanarsi a nuoto dalle fiamme.
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Notiziario 13.08.2024, 10:00