Notte di tensione in North Dakota dove la rivolta degli indiani d'America per l'oleodotto in costruzione nella contea di Morton è sfociata in violente proteste con oltre 140 arresti.
Manifestanti alla riserva Standing Rock Sioux
Le tribù dei nativi sono sul piede di guerra contro lo "sfregio" che l'oleodotto, per ora bloccato dall'amministrazione Obama, rappresenterebbe per un territorio da loro considerato "sacro". La tensione è riesplosa nelle ultime ore con scene di vera e propria guerriglia.
L'oleodotto è fortemente contestato dalle tribù dei nativi americani locali anche perché si trova vicino alla riserva Standing Rock Sioux, e c'è quindi il timore della contaminazione dell'acqua e della distruzione delle terre circostanti.
Nei giorni scorsi è emerso che Donald Trump ha stretti legami finanziari con la Energy Transfer Partners, l'azienda che sta costruendo il Dakota Access. Il Ceo di questa società, Kelcy Warren, ha invece donato 103 mila dollari per aiutare l'elezione del tycoon.
ANSA/Dek