A partire dal 4 luglio in Inghilterra potranno riaprire i battenti pub, ristoranti e hotel. È questa la principale novità prevista dalla nuova fase di deconfinamento annunciata dal primo ministro Boris Johnson, che vedrà anche la riapertura dei negozi ancora chiusi e la possibilità di viaggi interni.
Le misure annunciate si applicheranno solo per l'Inghilterra, mentre le altre regioni hanno adottato calendari diversi in base alle loro competenze. La Scozia, particolarmente colpita dalla pandemia di coronavirus, seguirà ad esempio un approccio più cauto.
Oltre al settore alberghiero e della ristorazione, all'inizio di luglio potranno riaprire anche i negozi "non essenziali", i parrucchieri, le attrazioni turistiche come musei e parchi di divertimento, i cinema, le biblioteche e le strutture sportive all'aperto. Per consentire queste riaperture, la distanza sociale sarà ridotta da due a un metro.
Resta però aperta la questione dei soggiorni all'estero. Per evitare di importare casi di Covid-19, il governo ha introdotto una quarantena di 14 giorni per ogni viaggiatore che entra nel Paese. Secondo il Times, il Regno Unito potrebbe però presto prevedere eccezioni per una dozzina di Stati, come Francia, Spagna, Italia o Turchia, così da consentire agli inglesi di recarsi nelle spiagge mediterranee.
Con oltre 42'000 decessi in relazione a Covid-19 confermati in laboratorio, che salgono a oltre 52'000 tenendo conto dei casi sospetti, il Regno Unito è il Paese con il maggior numero di morti in Europa.