Questa settimana, Toyota ha annunciato una donazione di un milione di dollari per finanziare l’investitura di Donald Trump, prevista per il 20 gennaio. Anche Ford e General Motors hanno seguito l’esempio, e si prevede che altre grandi aziende faranno lo stesso, ricorda RTS in un approfondimento sul suo sito.
Il settore automobilistico non è l’unico a sostenere l’evento. Banche come Goldman Sachs e Bank of America, aziende di criptovalute e giganti tecnologici come Amazon, Meta, OpenAI e Uber si mostrano tutti molto generosi.
Sebbene il totale ufficiale non venga annunciato fino a tre mesi dopo l’inaugurazione, si stima già che supererà ampiamente i 107 milioni di dollari raccolti durante la prima investitura di Donald Trump nel 2017, una cifra che aveva già raddoppiato quella raccolta per l’investitura del suo predecessore Barack Obama.
Un quarto di milione per assistere alla cena
I fondi raccolti finanziano tutti gli appuntamenti del 20 gennaio: la cerimonia di investitura, il pranzo, la parata e la grande cena di gala in serata. I generosi donatori possono ottenere privilegi in cambio, come biglietti per assistere alla parata o inviti esclusivi alla cena presidenziale, a condizione di contribuire con un minimo di 250’000 dollari.
Le donazioni sono aperte a tutti gli americani, non solo alle aziende. Il comitato di investitura, un’organizzazione ufficialmente senza scopo di lucro, non fissa alcun limite legale per le donazioni. Numerose provengono direttamente dalle tasche dei dirigenti d’azienda.
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Ufficialmente, queste donazioni servono a offrire un accesso agli eventi. Ma dietro le quinte, permettono alle aziende di rafforzare la loro influenza presso il presidente. Diverse società che avevano denunciato l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 fanno oggi parte dei donatori, come Amazon di Jeff Bezos e Meta di Mark Zuckerberg, nonostante i rapporti tesi con Donald Trump in passato.
Sulla sua piattaforma Truth Social, Donald Trump si prende gioco di questa generosità, scherzando sul fatto che tutti vogliono essere suoi amici. Un detto politico statunitense riassume bene la situazione: “Se non sei al tavolo del presidente, sei nel menu”.
Il sistema di donazioni per l’investitura presidenziale esiste dall’inizio del XX secolo. Ciò che è cambiato sono gli importi e la portata dell’evento. Oggi, siamo lontani dai tempi in cui il presidente Thomas Jefferson, nel 1801, si recava a piedi alla sua investitura, senza sfarzo.
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Telegiornale 22.12.2024, 20:00