Le Nazioni Unite temono che 78'000 civili siano ancora intrappolati a Hawija, nel nord dell'Iraq, uno degli ultimi baluardi dell'autoproclamato Stato Islamico (IS). Le forze governative stanno cercando di riconquistare la città con un'offensiva, cominciata il 21 settembre. L'ONU ha richiamato tutte le parti in conflitto a compiere ogni sforzo per cercare di rispettare la sicurezza della popolazione.
Il portavoce per gli affari umanitari dell'ONU, Jens Laerke, ha dichiarato che, da quando sono cominciati i combattimenti, quasi 20'000 civili sono fuggiti, ma si teme, appunto, che 78'000 siano rimasti intrappolati. Una parte dei residenti è trattenuta a forza dai jihadisti, mentre altri temono di fuggire verso le forze governative, a causa degli ordigni esplosivi disseminati dai miliziani dello Stato islamico intorno alla città.
Hawija, situata a sud-ovest di Kirkuk, e una larga fascia di territorio nella provincia occidentale di Al Anbar, lungo la frontiera con la Siria, sono le ultime regioni irachene ancora sotto il controllo dell'IS.
ATS/M. Ang.