Diversi razzi sono stati lanciati, sabato mattina, sulla base militare di Taji, che ospita militari statunitensi, a nord di Baghdad, dove due soldati statunitensi e una britannica sono stati uccisi in un attacco simile mercoledì, hanno detto fonti di sicurezza irachene e statunitensi all'AFP. Dalla fine di ottobre, 23 attacchi missilistici hanno preso di mira gli interessi statunitensi in Iraq, mentre le fazioni armate pro-Iran chiedono regolarmente che gli americani siano cacciati dal Paese.
Gli attacchi missilistici non sono mai stati rivendicati, ma Washington accusa il gruppo hezbollah, una delle fazioni filo iraniane più radicali del Paese, di essere all’origine degli attacchi missilistici.
Le autorità irachene, che si affidano alle truppe della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti per combattere le cellule jihadiste clandestine sul suolo iracheno, dicono di non essere in grado di scoprire chi ha lanciato i razzi. Nella notte tra giovedì e venerdì alcuni attacchi di rappresaglia statunitensi hanno avuto come bersaglio, gli hezbollah filo iraniani. In quella circostanza sono rimasti uccisi cinque poliziotti e militari iracheni e un civile.
AFP/Swing