Preannunciata da migliaia di scosse sismiche di bassa magnitudo, l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, che sta colpendo l’Islanda, era attesa da giorni. Solo ieri però, la pressione accumulata sottoterra è esplosa, aprendo una fessura di circa 300 metri da cui stanno uscendo fontane di lava alte decine di metri. Il tutto, a meno di 40 km dalla capitale Reykjavik.
Le autorità sono in allerta, ma per il momento la situazione è sotto controllo. Secondo Magnus Tumi Guomundsson, professore di geofisica “non ci sono infrastrutture o strade a rischio. Quello che non sappiamo, tuttavia, è quanto durerà l’eruzione: dobbiamo aspettare e monitorare”. La meteorologa Elin Bjork Reynisdottir invita invece i turisti alla prudenza, ma nonostante gli appelli alla cautela, decine di persone si sono avvicinate alla zona decidendo di rischiare. “Il calore è incredibile e i colori sono spettacolari”, ci dice un testimone, mentre un altro afferma che “il cratere è enorme e le fontane di lava quest’anno sono altissime”. Lo scorso anno una prima eruzione del medesimo vulcano aveva attirato in tutto oltre 400'000 curiosi.
Vulcano Fagradalsfjall in attività
I sorvoli aerei nella regione di Reykjavik sono stati limitati per precauzione, ma questo non limita l'attività dello scalo internazionale di Keflavik. I vulcanologi rassicurano comunque che la situazione è nettamente diversa rispetto all’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull del 2010, che aveva fermato circa centomila voli e costretto centinaia di islandesi a chiudersi in casa.