I socialdemocratici islandesi sono in testa nei risultati parziali delle elezioni parlamentari anticipate, indette dopo il crollo, a ottobre, dell’alleanza di sinistra-destra al Governo, secondo quando riferito dalla TV pubblica. Sulla base di oltre un terzo dei voti scrutinati, l’Alleanza socialdemocratica, guidata da Kristrun Frostadottir, è risultata in testa con il 21,2% dei voti.
Se questa tendenza continuerà, il partito raddoppierà il punteggio ottenuto alle elezioni del 2021, quando aveva sfiorato il 10%. “Ci saranno cambiamenti nella governance del Paese. Questo è chiaro”, ha dichiarato Frostadottir. Il partito del primo ministro uscente Bjarni Benediktsson, il conservatore Partito dell’Indipendenza, è attualmente dietro ai socialdemocratici con il 19,9% dei voti, davanti al Partito Liberale Riformista con il 16%.
A metà ottobre, il premier aveva annunciato le sue dimissioni e la conseguente caduta del suo Governo composto dal suo partito, dal movimento Sinistra-Verde e dal Partito del Progresso (centro-destra), a seguito delle divisioni all’interno della coalizione su un’ampia gamma di questioni, dalla politica estera, ai richiedenti asilo e alla politica energetica. Secondo i risultati parziali, il movimento Sinistra-Verdi è in procinto di perdere tutti i suoi seggi, riuscendo a raccogliere solo il 2,4% dei voti.
Secondo un sondaggio Gallup pubblicato all’inizio di novembre, solo il 32% degli intervistati ha citato l’immigrazione tra le cinque questioni più importanti. Al contrario, l’assistenza sanitaria, le questioni economiche e l’alloggio erano una delle principali preoccupazioni rispettivamente per il 69%, il 62% e il 61% degli intervistati.
Notiziario 07.00 dell’1.12.2024
RSI Info 01.12.2024, 07:50
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