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Israele colpisce al cuore Hezbollah, ma Nasrallah “è vivo”

Due morti e 76 feriti sono il bilancio provvisorio dell’attacco alla periferia sud di Beirut - Washington: “Non eravamo informati” - Teheran: “Questo cambia le regole del gioco”

  • 27 settembre, 21:53
  • 30 settembre, 08:50
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Massiccio attacco israeliano in Libano

Telegiornale 27.09.2024, 20:00

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Di: AFP/ANSA 

Sei morti e 91 feriti, secondo nuove informazioni fornite dalle autorità libanesi, ma Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, è indenne e al sicuro, o almeno così affermano fonti vicine al movimento sciita. Manca la certezza. Secondo i media, il bersaglio era lui, anche se Israele ufficialmente non conferma.

Questo il bilancio ancora provvisorio - perché i soccorritori continuano a scavare fra le macerie - delle esplosioni che hanno scosso poco dopo le 18.00 di venerdì Haret Hreik, nel quartiere di Dahiya alla periferia sud della capitale Berut. Fonti della sicurezza libanese affermano che il bilancio finale potrebbe essere di centinaia di vittime. I caccia israeliani hanno sganciato diversi missili, forse una ventina, che hanno raso al suolo da quattro a sei edifici residenziali, un intero isolato. “Un attacco mirato contro il quartier generale di Herzbollah”, che si trovava al di sotto, secondo il portavoce militare Daniel Hagari. L’esito è ancora al vaglio, ma “è stato molto preciso”.

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Collegamento con Lorenzo Trombetta

Telegiornale 27.09.2024, 20:00

Si è trattato del più violento bombardamento su quell’area dal 2006 - al termine di una settimana il cui tributo in termini di vite è stato pesante, 720 morti circa in Libano - ed è giunto poco dopo la fine del discorso di Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite. Il premier israeliano, che ha poi accelerato la partenza da New York per rientrare in patria, aveva in particolare spento ogni speranza di tregua sia sul fronte libanese che su quello di Gaza, affermando che i raid contro il movimento sciita sarebbero proseguiti.

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Netanyahu all'ONU

Telegiornale 27.09.2024, 20:00

Gli Stati Uniti, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati informati del raid prima che fosse messo a segno. Ma il Pentagono ha negato dicendo che il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, mentre seguiva l’operazione in corso dal bunker di Tel Aviv. Washington non ha avuto alcun ruolo nell’attacco, ha assicurato Joe Biden.

Teheran, che finora non si è vendicata direttamente per l’affronto dell’omicidio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh proprio nella capitale il 31 luglio, potrebbe decidere di uscire dall’impasse decisionale: “L’attacco israeliano di oggi è una escalation che cambia le regole del gioco”, ha minacciato l’ambasciata iraniana in Libano, aggiungendo che Israele “riceverà la punizione adeguata”. Un attacco diretto - invece di quelli indiretti affidati agli alleati regionali come gli Houthi yemeniti - esporrebbe l’Iran alla reazione militare israeliana e degli alleati, Stati Uniti in testa, un vespaio in cui finora l’Iran ha evitato di infilarsi. Il presidente iraniano, Massud Pezeshkian, ha accusato Israele di aver commesso “un crimine di guerra che rivela ancora una volta la sua natura terroristica”.

Quello su Haret Hreik non è stato l’unico raid israeliano della serata sul Libano. In seguito è arrivato da Tel Aviv anche un ordine di evacuazione concernente diversi edifici nella medesima area di Beirut, che sono stati bersagli di un nuovo attacco poco prima della mezzanotte ora svizzera. Ospiterebbero magazzini di armi. Hezbollah ha riposto con lanci di razzi verso il nord di Israele. Un edificio nel nord del Paese sarebbe stato colpito.

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