Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha deciso, con una mossa a sorpresa, di incaricare il capo dell’opposizione Yair Lapid di formare il prossimo Governo. Il leader centrista di “C'è un futuro” avrà lo stesso lasso tempo, 28 giorni, per riuscire laddove il premier uscente Netanyahu ha fallito.
Un percorso difficile - che parte da 56 seggi sui 61 necessari dei 120 alla Knesset - che se avrà successo porterà ad un cambio epocale segnando la perdita di potere da parte del più longevo primo ministro dell'intera storia di Israele. Ma, come ha avvisato lo stesso Rivlin, non privo di "difficoltà". Perché il quadro di un "governo di emergenza di unità nazionale" in cui Lapid si muove è un esecutivo in cui dovranno convivere la destra (Saar, Lieberman), il centro (Gantz), la sinistra e che non potrà fare a meno della "positiva cooperazione" del partito arabo islamista di Mansour Abbas (4 seggi).
Inoltre, non è detto che a guidarlo sia lo stesso Lapid. Non è esclusa la possibilità che ci sia una premiership a rotazione con Naftali Bennett, leader di 'Yamina' ('Destra').
Israele, ancora stallo politico
Telegiornale 26.03.2021, 13:30