Nulla di fatto (l'ennesimo) per le consultazioni che dovrebbero portare alla formazione del Governo italiano al termine di una giornata sull'ottovolante, tra spiragli di accordo e docce fredde. Di Maio (Movimento 5 Stelle) si presenta a palazzo Giustiniani mantenendo l'indisponibilità a un accordo che includa Berlusconi ma, al tempo stesso, con la disponibilità ad avviare un Esecutivo che abbia un appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d'Italia (su un programma concordato tra Lega e M5S).
"Non è che il Governo lo fai solo con la Lega", avverte però Salvini, dopo aver ascoltato Di Maio. "Pur di non perdere altro tempo mi metto in campo direttamente io. Non mi interessano giochini o logiche politiche. E poi o la va o la spacca". Lui, assicura, sta cercando di "mettere d'accordo tutti, ma se non si muove nulla il Governo lo metto in piedi io. E se non ce la facciamo si va alle urne". Intanto, in ambienti del centrodestra, si vocifera di una crescente insofferenza e di scambi di accuse tra Berlusconi e Salvini.
ATS/M. Ang.