La seconda giornata di consultazioni per formare il Governo italiano si è aperta sull'onda dello strascico dei veti incrociati di mercoledì, che continuano a impedire la formazione di un Esecutivo.
Il "dicktat" posto dal Movimento 5 Stelle di Di Maio su Silvio Berlusconi (Forza Italia) che blocca il dialogo tra il M5S e la Lega di Salvini, come l'indisponibilità a qualsiasi trattativa del Partito Democratico (perlomeno la parte capitanata da Renzi), spalancano lo scenario di nuove elezioni. Voci di Palazzo parlano di due date possibili: 17 o 24 giugno.
"Speriamo di poter incontrare il prima possibile Lega e PD per capire quali siano le loro proposte... Scelgano da che parte stare", scrive in un post Di Maio. Secca la replica di Salvini: "Qualcuno alla fine dovrà cedere, perché se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare o a giugno o a ottobre".
Dopo l'ultimo colloquio, previsto alle 16.30 con Di Maio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deciderà la mossa successiva. Probabile un nuovo giro di consultazioni, settimana prossima.
Ansa/M. Ang.