Italia, Lega e 5 Stelle avanti

Alle elezioni italiane, il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord trionfano non solo nelle proiezioni, con i "pentastellati" che guadagnano lo scettro di primo partito (vedi infografica).

Lo spoglio della tornata elettorale, cominciato domenica sera alle 23.00, ha da subito consegnato dei dati in parte eclatanti che non riguardano solo l'exploit del M5S e dei padani - chiamarli così è riduttivo visti i risultati ottenuti anche in centro-Italia -, ma soprattutto il crollo del Partito Democratico e del resto della sinistra radicale, quasi completamente sparita dall'emiciclo parlamentare. Il partito guidato da Matteo Renzi è sceso più volte sotto la soglia minima del 20 per cento secondo i dati scrutinati, una percentuale che mette in discussione la sua leadership in un partito dilaniato da lotte interne. In Svizzera il PD, sempre secondo i primi seggi scrutinati, è in controtendenza davanti alla coalizione di centro destra, seguono i 5 stelle.

Ancora: in Italia la Lega ormai nazionale è riuscita a ridimensionare e sorpassare per numero di voti Forza Italia ed il suo leader Silvio Berlusconi, una sfida questa nata dalla creazione della coalizione di centro destra che rimane comunque quella con il maggior numero di voti. Il dato non è da poco perché sono molti gli opinionisti ed i giornalisti italiani che nella lunga maratona notturna elettorale hanno ipotizzato un possibile asse Lega Nord - pentastellati. A questo va aggiunto il fatto che questa vittoria sui compagni di coalizione, elimina di fatto la possibilità di "inciuci o governi di scopo con la sinistra", come ipotizzato invece da politici e notisti anche ad RSI qualche giorno prima del voto.

Come ampiamente previsto, la situazione politica rimane incerta e, stante a questi primi risultati, sarà complicato per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, trovare maggioranze parlamentarti possibili in grado di stare insieme. Davanti a Mattarella si presentano due scenari vista la legge elettorale che di fatto consegna l'ingovernabilità: potrebbe affidare la formazione di una futura maggioranza alla coalizione che ha preso più voti, il centro destra, che dovrebbe esprimere Matteo Salvini come premier, oppure incaricare Luigi di Maio (M5S) di cercare possibili convergenze con altri partiti.

#Politiche2018: la lettura dei quotidiani italiani

Indicazioni importanti potranno arrivare dalla distribuzione dei seggi di Camera e Senato in base ad una serie di fattori che potrebbero premiare in tutto il Sud il movimento creato da Grillo, mentre al Nord la coalizione guidata, è il caso di dirlo visti i risultati, dal leader leghista.

sdr

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