Seggi chiusi domenica alle 23.00 in Italia, dove oltre 46 milioni di cittadini erano chiamati a rinnovare le due Camere del Parlamento, oltre alle regionali in Lazio e Lombardia. Stando ai dati del Ministero dell'interno, l'affluenza è stata di oltre il 73%. Una chiamata alle urne, caratterizzata da diversi problemi relativi a schede non conformi e alle lunghe attese causate dalle nuove procedure che hanno previsto, tra l'altro, l'introduzione del tagliando antifrode.
Stando ai primi exit poll per il Senato della RAI, il Movimento 5 Stelle si aggiudicherebbe tra il 29 e il 32% dei voti, seguito dalla coalizione Forza Italia - Lega - Fratelli d'Italia, che riuscirebbe a strappare tra il 28,5 e il 36,5% delle preferenze, e dal Partito democratico, che otterrebbe tra il 20,5 e il 23,5 dei consensi e
Per quanto riguarda la Camera, stando alle prime sensazioni raccolte dalla RAI tra i votanti indicano, la coalizione di destra (Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia-Noi con l'Italia) si aggiudicherebbe tra il 33 il 36% dei voti, seguito dal Movimento 5 Stelle, che otterrebbe tra il 29,5 e il 32,5% delle preferenze e il centro sinistra (Partito democratico - Più Europa- Civica Popolare - Italia ed Europa inseme), che riuscirebbe a strappare tra il 24,5 e il 27,5% dei consensi.
Secondo l'intention poll realizzato per Mediaset, alla Camera il centrodestra figurerebbe in testa con il 32,5-36,5%. Il Movimento 5 Stelle al 29-33%, la coalizione di centrosinistra tra il 22,5 e il 26,5%.
Secondo le tendenze raccolte da La Sette, il Movimento 5 Stelle agguanterebbe tra il 28,8 e il 30,8% dei consensi, il PD tra il 21 e il 23% e Forza Italia otterrebbe tra il 13,5 e il 15,5% delle preferenze, seguita dalla Lega, con il 12,4-14,3% e Fratelli d'Italia, tra il 4,4 e il 5,4%.
L’esito degli scrutini è incerto, come emerso dai sondaggi che non vedevano la chiara affermazione di una delle tre maggiori forze politiche in competizione. Nello specifico, la colazione di Silvio Berlusconi, prima del voto, sembrava veicolare il maggior numero di preferenze rispetto agli antagonisti del Movimento 5 Stelle, seguiti a loro volta dal Partito Democratico. La composizione del Legislativo sarà più chiara quando saranno note, tra domenica e lunedì, le prime indicazioni, anche se appare evidente che nessuna delle formazioni saprà garantirsi le preferenze necessarie al fine di assicurarsi la quota di maggioranza in Parlamento.
La possibile distribuzione dei seggi
Per quanto riguarda la distribuzione dei seggi alla Camera, i dati Mediaset pubblicati alle 23.30 annunciano che il Movimento 5 Stelle riuscirebbe a piazzare tra i 124 e i 134 deputati; il PD tra i 77 e gli 87; Forza Italia tra i 56 e i 66, tanti quanti la Lega, i Liberi e uguali tra 14 e 20, Fratelli d'Italia tra i 19 e i 25, +Europa di Emma Bonino tra i 9 e i 15. Al Senato il Movimento 5 Stelle guadagnerebbe tra 63 e 73 seggi, il PD tra 35 e 45, Forza Italia tra 26 e 36, stessi numeri per la Lega, Liberi e Uguali tra i 5 e gli 11 seggi, Fratelli d'Italia tra i 6 e i 12, +Europa di tra 2 e 8.
I dati RAI segnalano per la Camera al centro destra tra 225 e 265 seggi, al Movimento 5 Stelle tra le 195 e i 235 poltrone, mentre al PD riuscirebbe a piazzare tra i 115 e i 155 parlamentari. Al Senato, stando ai dati della televisione pubblica italiana, il centro destra conquisterebbe tra le 112 e le 152 poltrone, il Movimento 5 Stelle tra i 75 e i 115 seggi, mentre il centro sinistra se ne aggiudicherebbe tra i 57 e il 97.
AnP/bin