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Italia, benzinai pronti per lo sciopero

Confermata la chiusura (anche dei self service) per 48 ore consecutive: da martedì 24 gennaio alle 19.00 a giovedì 26 alle 19.00

  • 23 gennaio 2023, 16:56
  • 24 giugno 2023, 03:50
Secondo l'Unione nazionale consumatori "la verità è che la lobby dei benzinai ha già vinto"

Secondo l'Unione nazionale consumatori "la verità è che la lobby dei benzinai ha già vinto"

  • Ti Press
Di: ATS/ANSA/M. Ang.

Lo sciopero dei benzinai in Italia è stato confermato. Saranno chiusi (anche i self service) per 48 ore consecutive: da martedì 24 gennaio alle 19.00 a giovedì 26 gennaio alle 19.00 su tutta la rete stradale tranne le autostrade, dove la serrata inizierà alle 22.00 del 24 gennaio e si concluderà alle 22.00 di giovedì 26 gennaio. Lo hanno reso noto le organizzazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc-Anisa.

Il Governo Meloni "invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di 'trasparenza' e 'zone d'ombra' solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono", affermano le organizzazioni dei benzinai in una nota odierna.

Secondo l'Unione nazionale consumatori (UNC) "la verità è che la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo, dopo aver partorito un topolino, si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe dai 516 euro attuali al ridicolo balzello di 200 euro". Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (CODACONS), dal canto suo, annuncia di voler presentare oggi un esposto alla magistratura contro la serrata dei benzinai, ipotizzando "l'interruzione di pubblico servizio". "Uno sciopero che appare ancor più immotivato e sbagliato - sottolinea il CODACONS - se si considera che il Governo, su richiesta degli stessi benzinai, ha annacquato il decreto trasparenza, eliminando l'obbligo di indicazione giornaliera dei prezzi medi e riducendo drasticamente le sanzioni per i distributori scorretti".

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affermato di avere convocato i benzinai "già due volte- Il Governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti. Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro. Nessuno vuole colpire la categoria".

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