I cinque referendum organizzati domenica in Italia su vari temi legati alla giustizia hanno ottenuto una maggioranza di sì, ma poiché il quorum non è stato raggiunto sono stati invalidati. Le norme italiane prevedono infatti che per quesiti di questo tipo, per dichiarare valido un risultato, almeno il 50% + 1 degli aventi diritto debba recarsi al seggio. Così non è stato, dato che per ognuno dei referendum l’affluenza alle urne è stata di poco inferiore al 21%. Si tratta di un record negativo.
Stando ai dati definitivi, nel referendum numero 1, relativo all'incandidabilità dopo una condanna, il sì ha avuto il 53,97 % dei voti, il no 46,03%, il secondo (limitazione delle misure cautelari) l sì ha avuto il 56,12% dei voti, il no 43,88 %; nel referendum numero 3, relativo alla separazione delle funzioni dei magistrati, il sì ha avuto il 74,01% dei voti, il no 25,99%; il referendum numero 4 relativo al voto di avvocati e professori universitari nei consigli giudiziari il sì ha avuto il 71,94% dei voti, il no 28,06%. Infine, nel referendum numero 5, relativo alle elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura, il sì ha avuto il 72,52 % dei voti, il no 27,48%.
I quesiti in dettaglio: Italia al voto, anche per la Giustizia
Scarsa affluenza alle urne in italia
Telegiornale 12.06.2022, 22:00
Amministrative: spoglio iniziato
Ieri, si sono anche tenute le elezioni amministrative (elezioni comunali): l’affluenza in questo caso è stata del 54,72%, secondo i dati definitivi relativi agli 818 comuni gestiti dal ministero dell'interno. Alle precedenti elezioni era stata del 60,12%.
Alle 14.00, è iniziato lo spoglio delle schede. Gli exit poll danno, fra gli altri, Genova e Palermo al centrodestra unito; al ballottaggio Parma, Verona, Catanzaro e L'Aquila con il centrosinistra in testa nelle prime due città.