“Una maggioranza in Parlamento c’è: fatelo partire quel Governo o ridate la parola agli italiani, ma di ‘mezzucci’ è inutile che ne parliamo, così come di Governi tecnici, neutrali, di transizione, perché quella gente sappiamo poi come fa”. Si è espresso così Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, ieri sera (martedì) durante un affollato comizio a Napoli, da dove è tornato a caldeggiare la prospettiva di tornare al voto già a luglio.
La crisi politica in Italia rimane aperta più che mai; in giornata il premier incaricato Carlo Cottarelli tornerà ad incontrarsi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale dovrebbe consegnare la lista dei ministri. Ieri sera, invece, si è inaspettatamente riaperta la trattativa tra M5S, Lega e Quirinale con lo stesso Di Maio disposto a mettere a da parte l’ipotesi di una messa in stato di accusa del presidente Mattarella, dopo che quest’ultimo si era opposto alla nomina dell’euroscettico Paolo Savona a ministro dell’economia di un governo M5S-Lega.
ludoC/RG/ATS