L’Italia è in quarantena. Tutto lo stivale è arancione. Non ci sono più zone ad alto rischio o di basso pericolo. L’inarrestabile diffusione del coronavirus ha richiesto questo ulteriore provvedimento restrittivo. Si teme il collasso delle strutture ospedaliere. La gente potrà spostarsi da comune a comune, da regione a regione, solo per motivi di lavoro, salute o comprovata necessità. Chi si sposta deve essere munito di un’autocertificazione. Tutti sono invitati ad uscire di casa solo se necessario e a rientrarvi al più presto dopo il disbrigo delle faccende quotidiane. Chiusi stadi, musei, palestre, piscine, musei e le scuole fino al 3 aprile. I bar possono tenere aperto solo dalle 6 alle 18.00. È il momento della responsabilità, ha detto il primo ministro Conte, il momento di dire “io sto a casa”.
fran