Un minorenne italiano di origine algerina è stato fermato in Friuli dalla polizia. Oltre a gestire due chat chiuse e vari canali su social media dove erano diffusi messaggi di propaganda del sedicente Stato islamico (IS) in italiano e aver svolto atti di proselitismo per spingere a compiere attentati, era già pronto a realizzare un ordigno rudimentale da far esplodere nella sua scuola.
L'indagine, condotta dagli uomini della Polizia postale di Trieste e delle unità antiterrorismo del capoluogo friulano e Udine, è partita alla fine del 2016. Fermato dopo esser stato pedinato lungamente, è stato trovato in possesso di testi manoscritti in arabo e di una bandiera dell'IS, realizzata a mano da lui stesso.
Le perquisizioni hanno consentito di sequestrare molto materiale informatico, utile per confermare quanto ipotizzato dagli investigatori. Le autorità hanno disposto un processo di recupero del minorenne, “scollegandolo” dalla cyberjihad. Sarà inoltre affiancato da un imam affinché gli sia possibile apprendere una visione più ampia dell'Islam.
ANSA/EnCa