La Turchia ha iniziato lunedì a espellere i miliziani stranieri dell'autoproclamato Stato islamico che detiene. In tutto sarebbero circa 2'500. Il primo è stato un cittadino statunitense, seguito in giornata da un tedesco e un danese. Nel dare l'annuncio, un portavoce non ha precisato tuttavia la loro destinazione. Giovedì toccherà ad altri sette di origine tedesca e prossimamente anche ad ulteriori due, oltre a due irlandesi e 11 francesi.
RG 12.30 dell'11.11.2019 Il servizio di Lucia Mottini
RSI Info 11.11.2019, 13:34
Contenuto audio
L'avvio delle procedure di allontanamento era stato annunciato venerdì dal ministro dell'interno Süleyman Soylu, che rivolgendosi "all'Europa" aveva detto: "Sono vostri, fatene quello che volete".
A lungo sospettata di lasciar passare gli aspiranti jihadisti che, attraversando il suo territorio, raggiungevano la Siria, la Turchia è stata colpita da diversi attentati di matrice islamica e dal 2015 si è associata alla coalizione che combatte l'IS. Una coalizione che è stata però accusata di indebolire per interessi nazionali, quando il 9 ottobre ha lanciato un'offensiva contro i curdi nel nord siriano. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, sempre venerdì, aveva precisato che 287 guerriglieri fuggiti grazie a quell'operazione erano in seguito stati catturati dal suo esercito.