Un irritato Joe Biden si è difeso con fermezza giovedì sera dopo che un rapporto lo ha sì scagionato in un’indagine sull’occultamento di documenti riservati, ma lo ha anche descritto come un “vecchio con una cattiva memoria”. “Voglio spiegarlo bene, una volta per tutte: sono evidentemente un uomo anziano ma so ancora cosa sto facendo. Non ho problemi di memoria”, si è difeso Biden, 81 anni, in un discorso televisivo.
Poche ore prima, un procuratore speciale incaricato di indagare sulla sua gestione di documenti riservati aveva pubblicato un rapporto di 388 pagine che non raccomandava accuse contro di lui, ma metteva in luce il suo principale punto debole, l’età, e notava che “la sua memoria era peggiorata”.
Joe Biden “non ricordava quando era vicepresidente” o esattamente in quale anno è morto il figlio maggiore Beau, ha dichiarato il procuratore speciale Robert Hur. “Ma come si permette?”, gli ha tuonato contro il presidente, visibilmente molto commosso ricordando il primogenito morto di tumore nel 2015 e parlando con un tono indignato.
Nominato nel gennaio 2023 dal procuratore generale Merrick Garland, il procuratore speciale ha concluso che il capo di Stato americano ha “consapevolmente conservato e divulgato documenti classificati dopo la sua vicepresidenza mentre era un privato cittadino”. Tuttavia, ha ritenuto che “un’incriminazione non sarebbe stata giustificata”, ritenendo in particolare che una giuria avrebbe concesso il beneficio del dubbio a “un uomo anziano simpatico, ben intenzionato ma con una pessima memoria”.
Quest’attesa decisione sgombra la strada da possibili problemi legali per il presidente democratico, che si prepara ad affrontare il repubblicano Donald Trump a novembre per una rivincita delle elezioni del 2020, ma lo pone ancora una volta in una brutta posizione nei confronti dei suoi rivali politici, che non hanno mancato di commentare le conclusioni del rapporto.
Tanto più che questo avviene dopo che nei giorni scorsi ha confuso il presidente francese Emmanuel Macron e l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel con predecessori deceduti. E giovedì sera, interpellato sul conflitto a Gaza, ha fatto riferimento a discussioni sugli aiuti umanitari con “il presidente del Messico, Sissi”, intendendo il capo di Stato egiziano.
L’azione di Israele a Gaza “eccessiva”
Joe Biden ha del resto espresso in modo molto incisivo e lucido il suo parere sull’azione militare di Israele nella Striscia di Gaza in risposta all’attacco di Hamas. “Penso, come sapete, che la risposta a Gaza, nella Striscia di Gaza, sia stata eccessiva”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca parlando con i giornalisti alla Casa Bianca.
Giovedì l’esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi a Rafah e Washington ha avvertito il suo storico alleato del rischio di un “disastro” in questa città della Striscia di Gaza. “Sto facendo molta, molta pressione affinché gli aiuti umanitari raggiungano Gaza”, ha dichiarato Joe Biden giovedì sera. Secondo le Nazioni Unite, il territorio palestinese sta affrontando una situazione umanitaria da “incubo”.
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Radiogiornale 09.02.2024, 07:00