I sondaggi per ora non attestano lo sperato balzo in avanti di Joe Biden dopo il grintoso discorso sullo Stato dell’Unione. Gli indici di popolarità sono da prendere con le pinze, ma il rischio che il Presidente numero 46 possa diventare un “One Term President”, un presidente per un solo mandato, è reale.
Dall’autunno, più di un analista e molti avversari azzardano un infausto paragone con Jimmy Carter. Come il presidente sconfitto da Ronald Reagan nel 1980, Biden continua a fare i conti con l’inflazione e due crisi di politica estera condizionano gli umori del suo elettorato: una in Medio Oriente (oggi Israele, nel 1979 l’Iran) e una causata da un’invasione militare voluta da Mosca (allora in Afghanistan, oggi in Ucraina).
Ma c’è un precedente storico che parrebbe più calzante (e benaugurante): quello con Harry Truman, che nel 1948 si ricandidò per un secondo mandato contro il repubblicano Thomas Dewey. Bassa popolarità, Inflazione alle stelle del dopo Seconda Guerra Mondiale, minoranza al Congresso, scetticismo per l’impegno americano all’estero (allora per gli aiuti post-bellici all’Europa) sono le simili zavorre del primo mandato di Truman e di Biden. E oggi, sostiene Michael Kazin, professore di storia e della politica americana alla Georgetown University, la strategia del successore di Franklin Delano Roosevelt pare essere il copione della campagna di Biden.
Michael Kazin, docente della Georgetown University
Prima lezione: scegliere alcuni temi cardine per ricompattare la coalizione. E l’analogia è quella dei diritti: “Allora Truman si batté per maggiori tutele per i diritti dei lavoratori e più potere ai sindacati, “diritti” simili alla questione dell’aborto per i Democratici di oggi. Un tema chiave caro alla base democratica e che va (in qualche misura) pure oltre ad essa”
Secondo punto: fare concessioni un po’ a tutti, senza aver timore di sembrare “populisti” con proposte come l’aumento delle imposte per i ricchi, gli sgravi per i figli o per l’acquisto della prima casa ammiccando al centro. “La maggior parte – continua Kazin - non vuole si tocchi la sicurezza sociale. Vuole un ampiamento della copertura sanitaria. Desidera norme ambientali e un’economia più sostenibile. Cose su cui i Democratici sono favorevoli, ma che, sotto la guida di Biden, non sono riusciti a comunicare come avrebbero dovuto”.
Terzo consiglio: come Truman fece campagna contro l’immobilismo del Congresso a maggioranza repubblicana, “la Camera dei rappresentanti – chiosa il professore – oggi pare in stato di caos, incapace di approvare perfino il finanziamento del governo”.
Nel gennaio 1948 l’inflazione era al 10%, ma ad ottobre era dimezzata. Analogamente oggi la percezione dell’aumento dei prezzi rimane più alta rispetto ai dati reali: come Truman, Biden ha bisogno che gli americani possano vedere anche “nel portafoglio” gli effetti della sua politica economica.
3.11.1948: Harry Truman festeggia mostrando la pagina del giornale che annunciava - a torto - la vittoria del suo avversario Dewey
Ma “la storia non si ripete”, ammonisce Kazin, Biden ha 81 anni mentre Truman ne aveva 64 e “la maggior parte di chi voterà per Biden voterà più contro Donald Trump che per Biden. E questo non era vero per Truman. Il giudizio su di lui era ambivalente, ma abbastanza persone lo apprezzavano, pensavano fosse stato un buon presidente e che lo sarebbe stato anche in futuro”.
Un futuro che rimane incerto anche se la Storia quest’anno si è “divertita” a replicare la sfida del 2020.