Le feroci battaglie a Soledar, nel Donbass, continuano sia dentro la città che nei dintorni e l'esercito ucraino controlla la situazione: lo ha detto alla tv ucraina il responsabile militare della regione Pavlo Kyrilenko.
"Soledar è sotto il controllo dei militari ucraini. Tuttavia, combattimenti sono in corso perché il nemico sta cercando di avanzare in diverse direzioni. I russi stanno subendo enormi perdite", ha detto il dirigente militare: "La linea del fronte è sotto i bombardamenti". Questa località e la vicina città di Bakhmut rimangono attualmente i punti “più caldi” del conflitto, ha detto Kyrilenko in televisione.
Il Ministero della Difesa di Mosca aveva invece affermato venerdì che la "liberazione" di questa città era avvenuta "la sera del 12 gennaio", ma su Twitter non mancano immagini di edifici a Soledar dove spiccano le bandiere ucraine sventolanti, a conferma che la presa da parte dei russi della località mineraria non corrisponde alla realtà – almeno per ora.
L'esercito russo aveva elogiato nei giorni scorsi le "azioni coraggiose" dei combattenti del gruppo mercenario Wagner, i cui uomini avrebbero condotto "l'assalto diretto alle zone residenziali di Soledar", dove sopravvive ancora mezzo migliaio di civili. I combattimenti dentro e intorno a Soledar infuriano del resto da diversi mesi, ma la loro intensità è aumentata notevolmente negli ultimi giorni.
Per contrastare l'esercito russo, Kiev aveva nuovamente invitato venerdì i suoi alleati occidentali a fornire più armi e attrezzature militari ad elevate prestazioni, come carri armati pesanti e missili a lungo raggio. "Per vincere questa guerra, abbiamo bisogno di più equipaggiamento militare, armi pesanti", ha esortato sui social Andryi Yermak, il capo staff della presidenza ucraina. E proprio oggi, sabato 14, il Governo britannico ha confermato l'invio di blindati pesanti Challenger 2 a Kiev in tempi brevi.
Sempre sabato, 325° giorno di guerra, i militari di Mosca hanno aperto il fuoco contro un'auto di soccorso guidata da medici polacchi e usata per sgomberare civili ucraini dalle località bombardate nel Donbass. I dottori e gli altri occupanti del mezzo se la sono cavata miracolosamente senza un graffio, considerato che un proiettile ha trapassato la carrozzeria proprio a fianco del bocchettone del serbatoio del carburante.
Ancora missili russi su città e centri abitati ucraini
I soccorsi in aiuto di persone sotto le macerie di un palazzo a Dnipro colpito da missili russi
Intanto nel pomeriggio di sabato i militari del Cremlino hanno lanciato altri attacchi sulle città e altri centri abitati dell'Ucraina. La contraerea infatti è entrata in azione sabato poco prima delle 13.30 ora svizzera a Odessa, a Leopoli (che dista solo 30/40 km dalla frontiera polacca), come pure sulla città meridionale di Mykolaiv, dove uno degli ordigni è stato abbattuto dai sistemi antiaerei ucraini, e a Vynnitsia, grossa città nel centro dell'Ucraina.
L'allarme antiaereo è risuonato in tutto il territorio ucraino, da Kharkiv a Ternopoli, da Dnipropetrovsk a Kiev, Ivano-Frankivsk, Rivne, Khmelnytski, Kherson, Kryvyi Rih. Esplosioni si sono udite in quasi tutti gli Oblast del Paese, ma potrebbero essere legate all'azione della contraerea.
Missili ancora su Kiev
Telegiornale 14.01.2023, 13:30