Un tribunale slovacco ha assolto giovedì il miliardario Marian Kocner, accusato di essere il mandante dell'assassinio del giornalista Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, uccisi nel 2018 a colpi d'arma da fuoco mentre si trovavano in casa.
Il reporter investigativo aveva scritto diversi articoli sulla corruzione della classe dirigente slovacca e sui rapporti opachi tra Kocner e i politici. Secondo l'accusa, l'uomo d'affari avrebbe ordinato l'uccisione di Kuciak in risposta ad alcuni articoli che denunciavano suoi atti illegali nel campo immobiliare. Ma secondo il tribunale di Pezinok non ci sono prove che lo dimostrino.
L'uomo d'affari Marian Kocner
Kocner - che sta già scontando una pena detentiva di 19 anni per altri crimini - è stato multato per possesso di armi non autorizzato (a casa sua gli inquirenti hanno trovato 60 proiettili). "Non sono un santo, ma non sono nemmeno un assassino e tantomeno un imbecille da non capire cosa avrebbe comportato l'uccisione di un giornalista", ha affermato.
Josef Kuciak, padre del reporter, ha dichiarato di essere rimasto "paralizzato" dopo aver sentito la sentenza: "Non possiamo che sperare che la giustizia possa infine prevalere", ha detto. Anche la presidente slovacca, Zuzana Caputova, eletta sull'onda delle proteste di piazza che sono seguite all'omicidio dei due 27enni, si è detta "scioccata" dal verdetto. Contro la sentenza, il procuratore ha già annunciato che farà ricorso in appello.