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L’esercito israeliano a Khan Yunis

Situazione sempre più drammatica per i civili di Gaza, senza più luoghi dove fuggire

  • 5 dicembre 2023, 18:27
  • 5 dicembre 2023, 21:00

Gaza: il racconto del coordinatore di MSF

SEIDISERA 05.12.2023, 18:36

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Di: ATS/pon

In quella che è stata descritta come “la più intensa giornata di combattimenti” in oltre un mese di offensiva a Gaza, l’esercito israeliano è entrato oggi (martedì) nel centro di Khan Yunis, la maggiore città nella parte meridionale della Striscia che dalla fine della tregua, il primo dicembre, è diventata il principale bersaglio dei raid. Per centinaia di migliaia di civili la situazione si fa sempre più critica e l’area sicura - ammesso che ce ne sia una - sempre più ridotta, pigiati come sono in un centinaio di chilometri quadrati. Sospinti dai successivi ordini di evacuazione diffusi con volantini dalle truppe israeliane, in tanti si sono diretti ulteriormente a sud, verso Rafah, dove si trova l’invalicabile frontiera con l’Egitto.

“Almeno 60’000 persone supplementari sono state costrette a dirigersi verso ripari dell’UNRWA già sovraffollati”, ha detto il patron, lo svizzero Philippe Lazzarini. Le zone di evacuazione “non sono né sicure né umanitarie quando sono dichiarate unilateralmente”, ha affermato il portavoce dell’UNICEF, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.

Gaza, intervista alla vice direttrice dell'UNRWA

Telegiornale 05.12.2023, 20:00

Mentre i bombardamenti hanno ucciso ancora decine di persone - 24 per esempio che si erano rifugiate in una scuola - scene già viste altrove si sono ripetute all’ospedale Nasser, il maggiore di Khan Yunis, circondato da carri armati e soldati. Secondo l’UNRWA, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi, accoglie ormai un migliaio di pazienti e 17’000 persone in fuga. Manca però di personale e forniture per far fronte a una simile mole. “Oggi non abbiamo potuto raggiungerlo”, ha dichiarato a SRF il coordinatore di Médecins sans frontières Christophe Garnier, parlando della catastrofica situazione umanitaria e sanitaria (l’intervista completa in testa all’articolo). Garnier ricorda che alla popolazione era stato promesso che il sud della Striscia sarebbe stato sicuro, ma ora si scopre che non è così.

Il bilancio finora della guerra a Gaza è di 16’248 morti palestinesi, per il 70% donne e bambini. Fra le vittime si contano anche 63 giornalisti e altri professionisti dei media. Hamas, dopo i rilasci avvenuti nel corso della settimana di tregua a fine novembre, trattiene ancora 137 ostaggi.

Continuano i combattimenti a Gaza

Telegiornale 05.12.2023, 12:30

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