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L’ideologo del Cremlino legato all’apparato

Un attentato è la causa più probabile della morte della figlia di Aleksandr Dugin, considerato il “cervello di Putin” – L’attacco era forse diretto al padre ma è ancora presto per stabilire la matrice

  • 21 agosto 2022, 13:37
  • 20 novembre, 15:14
05:19

Radiogiornale delle 12.30 del 21.08.2022: dalla Russia, Giuseppe Damato

RSI Info 21.08.2022, 15:35

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Di: Radiogiornale/Red.MM 

Daria Dugina, 30 anni, commentatrice politica e figlia di Aleksandr Dugin - considerato l'"ideologo di Putin" - è morta a seguito dell'esplosione della sua auto alla periferia di Mosca. L’ipotesi più probabile è quella dell’attentato anche perché secondo alcune fonti, lo stesso Dugin avrebbe dovuto trovarsi nella stessa auto della figlia, decidendo solo all’ultimo momento di salire su un altro veicolo.

01:42

Chi è Alexander Dugin

Telegiornale 21.08.2022, 22:00

Dugin venne a Lugano tre anni fa per una conferenza. C'era chi lo accusava di essere vicino ad ambienti neo-fascisti, ma ai nostri microfoni lui stesso affermò di “non avere relazioni con razzisti o fascisti, ma con tradizionalisti”. Aggiungendo che il mondo “vive una uscita dalla modernità verso il postmodernismo: durante la modernità tutti erano o liberali, o comunisti o fascisti”.

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Radiogiornale delle 12.30 del 21.08.2022: le considerazioni di Dugin durante la visita a Lugano

RSI Info 21.08.2022, 15:27

C’è chi sostiene che Dugin - sotto sanzioni internazionali dal 2015 per l'invasione russa della Crimea - sia il “cervello di Putin” e l’ideologo del Cremlino. Eppure, non ricopre nessun ruolo ufficiale: è quindi davvero una personalità così centrale per la propaganda di Mosca? “È certamente una personalità fondamentale per il concetto del mondo russo e la concezione su cui si basa l’idea attuale di Vladimir Putin anche al di fuori dei confini. – spiega Giuseppe Damato, collaboratore della RSI dalla Russia – È un personaggio estremamente importante, con legami molto stretti con la cerchia del presidente russo, persone provenienti dai servizi segreti e originari di San Pietroburgo, in particolare con Igor Sechin, capo della Rosnefdt, la compagnia petrolifera statale russa”.

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Le considerazioni della giornalista Anna Zafesova

Telegiornale 21.08.2022, 22:00

La figlia di Dugin, aggiunge Damato, dirigeva un sito della galassia dei media dell’oligarca russo Evgenij Prigožin, conosciuto come “il cuoco del Cremlino”, che gestisce l’attività di propaganda del Cremlino.

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Il luogo dove è avvenuta l'esplosione

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In Russia c’è già chi addossa la responsabilità dell’attentato nel quale è morta la figlia a terroristi ucraini; Kiev, per parte sua, ha categoricamente smentito questa ipotesi. Tuttavia – prosegue Giuseppe Damato – è molto difficile dire chi si nasconda dietro: “Il rischio di attacchi terroristici è certamente alto, già da tempo vi è preoccupazione, ma non giungerei a conclusioni eccessivamente rapide, perché il mondo del nazionalismo e dell’ultranazionalismo russo è popolato da centinaia di gruppi, molti dei quali nemici fra di loro e alcuni dei quali negli anni passati sono stati protagonisti di eventi negativi e atti di terrorismo. Numerosi esponenti di questi gruppi sono anche stati condannati per la loro attività politica”.

La bomba esplosa non lontano da Mosca non è certamente un segnale positivo per Putin, anche dopo le notizie di esplosioni in Crimea, quartier generale della flotta del Mar Nero.

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