Daria Dugina, 30 anni, commentatrice politica e figlia di Aleksandr Dugin - considerato l'"ideologo di Putin" - è morta a seguito dell'esplosione della sua auto alla periferia di Mosca. L’ipotesi più probabile è quella dell’attentato anche perché secondo alcune fonti, lo stesso Dugin avrebbe dovuto trovarsi nella stessa auto della figlia, decidendo solo all’ultimo momento di salire su un altro veicolo.
Chi è Alexander Dugin
Telegiornale 21.08.2022, 22:00
Dugin venne a Lugano tre anni fa per una conferenza. C'era chi lo accusava di essere vicino ad ambienti neo-fascisti, ma ai nostri microfoni lui stesso affermò di “non avere relazioni con razzisti o fascisti, ma con tradizionalisti”. Aggiungendo che il mondo “vive una uscita dalla modernità verso il postmodernismo: durante la modernità tutti erano o liberali, o comunisti o fascisti”.
Radiogiornale delle 12.30 del 21.08.2022: le considerazioni di Dugin durante la visita a Lugano
RSI Info 21.08.2022, 15:27
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C’è chi sostiene che Dugin - sotto sanzioni internazionali dal 2015 per l'invasione russa della Crimea - sia il “cervello di Putin” e l’ideologo del Cremlino. Eppure, non ricopre nessun ruolo ufficiale: è quindi davvero una personalità così centrale per la propaganda di Mosca? “È certamente una personalità fondamentale per il concetto del mondo russo e la concezione su cui si basa l’idea attuale di Vladimir Putin anche al di fuori dei confini. – spiega Giuseppe Damato, collaboratore della RSI dalla Russia – È un personaggio estremamente importante, con legami molto stretti con la cerchia del presidente russo, persone provenienti dai servizi segreti e originari di San Pietroburgo, in particolare con Igor Sechin, capo della Rosnefdt, la compagnia petrolifera statale russa”.
Le considerazioni della giornalista Anna Zafesova
Telegiornale 21.08.2022, 22:00
La figlia di Dugin, aggiunge Damato, dirigeva un sito della galassia dei media dell’oligarca russo Evgenij Prigožin, conosciuto come “il cuoco del Cremlino”, che gestisce l’attività di propaganda del Cremlino.
Il luogo dove è avvenuta l'esplosione
In Russia c’è già chi addossa la responsabilità dell’attentato nel quale è morta la figlia a terroristi ucraini; Kiev, per parte sua, ha categoricamente smentito questa ipotesi. Tuttavia – prosegue Giuseppe Damato – è molto difficile dire chi si nasconda dietro: “Il rischio di attacchi terroristici è certamente alto, già da tempo vi è preoccupazione, ma non giungerei a conclusioni eccessivamente rapide, perché il mondo del nazionalismo e dell’ultranazionalismo russo è popolato da centinaia di gruppi, molti dei quali nemici fra di loro e alcuni dei quali negli anni passati sono stati protagonisti di eventi negativi e atti di terrorismo. Numerosi esponenti di questi gruppi sono anche stati condannati per la loro attività politica”.
La bomba esplosa non lontano da Mosca non è certamente un segnale positivo per Putin, anche dopo le notizie di esplosioni in Crimea, quartier generale della flotta del Mar Nero.