"Oggi, come nazione, riconosciamo la nostra incapacità di ascoltare, di credere e di garantire giustizia". Sono le parole del primo ministro australiano Scott Morrison che ha presentato lunedì in Parlamento le scuse della nazione alle vittime di atti di pedofilia commessi nelle istituzioni, dalle chiese agli enti di beneficenza, dalle scuole alle organizzazioni comunitarie e dagli scout ai club sportivi.
Il rapporto finale di una Commissione d’inchiesta istituita nel 2013 ha stimato a circa 60'000 i minori vittime di abusi nell’arco degli ultimi 60 anni. Inoltre, sono state identificate oltre 4'000 istituzioni in cui sono stati commessi i crimini sessuali negli ultimi decenni. Nella relazione sono contenute 122 raccomandazioni sulla risposta che il Governo deve dare alle vittime di pedofilia, tra queste anche la richiesta di perdono.
Morrison nel suo intervento ha anche annunciato la creazione di un museo e di un centro di ricerca per diffondere la consapevolezza e la comprensione dell'impatto degli abusi sui minori e per dare sostegno ai servizi offerti alle vittime.
Abusi sessuali, l'Australia chiede scusa
Telegiornale 22.10.2018, 14:30