L’FBI e l'Immigration and Customs Enforcement (ICE) statunitensi attingono ai database dei dipartimenti della motorizzazione statali per condurre ricerche sul riconoscimento facciale senza il consenso di milioni di americani le cui informazioni sono a rischio.
Lo rivela il Washington Post, citando documenti resi noti di recente. Gli agenti del Bureau hanno effettuato centinaia di migliaia di ricerche in vari database governativi dal 2011, quindi a partire dalla presidenza di Barack Obama, trasformando il Department of Motor Vehicles in una struttura di sorveglianza senza precedenti.
La polizia ha da lungo tempo accesso a impronte digitali, DNA e altri dati biometrici di sospetti criminali, ma i registri della motorizzazione contengono le informazioni di tantissimi residenti su cui non pende alcuna accusa penale e che non hanno firmato la liberatoria per la condivisione delle informazioni.
ATS/ANSA/Swing