La Commissione europea ha fatto scattare per la prima volta nella storia dell’UE la procedura per avviare le sanzioni dell’articolo 7 dei Trattati nei confronti della Polonia. Il Parlamento di Varsavia ha infatti approvato negli scorsi giorni una profonda riforma del sistema giudiziario contraria alla separazione dei poteri, pilastri sui quali invece l’UE si fonda: l’indipendenza della magistratura del paese rispetto al Governo è sempre più a rischio.
L’articolo in questione stabilisce che i paesi membri dell’Unione possono decidere di sospendere alcuni dei diritti della Polonia, tra i quali anche quello di voto in seno al Consiglio.
Sta ora proprio al Consiglio decidere se andare avanti con l’iter. Varsavia, ha dichiarato il ministro guardasigilli polacco Zbigniew Ziobro, continuerà però ad andare avanti con la riforma della giustizia. "Si tratta", ha aggiunto, “di una mossa politica” di Bruxelles, che starebbe cercando di esercitare pressione.
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