I civili hanno continuato mercoledì a fuggire dalla città bombardata di Sloviansk, nell'Ucraina orientale, il prossimo obiettivo e priorità delle forze russe nel loro piano per conquistare completamente il bacino del Donbass, dopo quattro mesi e mezzo di conflitto. "Lo sgombero è in corso", ha detto il sindaco Vadim Liakh. "Al momento sono rimasti 23’000 abitanti" a Sloviansk, che ne contava circa 110’000 prima del conflitto, ha riferito.
Dopo aver preso Lysychansk domenica, l'esercito russo afferma che tutta la provincia di Luhansk è nelle sue mani, cosa che gli ucraini continuano a negare. "Ci sono ancora combattimenti in alcuni settori", ha detto mercoledì il suo governatore, Serhiy Haiday.
I militari di Mosca stanno ora cercando di conquistare la seconda provincia del Donbass, quella di Donetsk, al fine di occupare così l'intero bacino minerario che i separatisti filorussi in parte controllano dal 2014. Ma per riuscirci devono prima prendere Sloviansk e Kramatorsk, le due maggiori città ancora nelle mani degli ucraini.
Le truppe d'invasione del Cremlino stanno ancora bombardando la regione di Mykolaiv (a sud), con attacchi che martedì e mercoledì hanno causato la morte di almeno due persone. "La minaccia del lancio di missili persiste nella regione di Mykolaiv" poiché la Russia "mantiene quattro navi dotate di armi ad alta precisione nel Mar Nero", stima l'esercito ucraino.
Ma secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, questo potrebbe cambiare poiché "l'artiglieria occidentale - gli armamenti che abbiamo ricevuto dai nostri partner - hanno iniziato ad agire in modo molto efficace" e "i nostri difensori stanno infliggendo duri colpi" alla logistica russa. "Le armi che l'Ucraina ha ricevuto dagli alleati funzionano in modo molto potente. Di conseguenza, le perdite degli occupanti russi non potranno che aumentare di settimana in settimana", ha rimarcato Zelensky nel suo videomessaggio quotidiano.
"Le forze ucraine stanno attualmente avanzando in diverse direzioni tattiche, in particolare nel sud, nella regione di Kherson e nella regione di Zaporizhzhia. Non rinunceremo alla nostra terra, l'intero territorio sovrano dell'Ucraina sarà ucraino. La gente dovrebbe saperlo", ha dichiarato il capo di Stato ucraino.
I russi hanno i lanciamissili HIMARS nel mirino
E proprio in relazione alle nuove armi in mano ai soldati ucraini, il conflitto si acuisce anche dal profilo della propaganda. Il Cremlino negli ultimi giorni ha dichiarato che il suo esercito invasore avrebbe distrutto due lanciarazzi multipli HIMARS e due depositi di munizioni per queste armi occidentali molto sofisticate.
Tuttavia, non ci sono conferme esterne di tale fatto e del resto la retorica di Mosca si è concentrata molto, ultimamente, su presunte devastazioni di armamenti occidentali – di rado confermate concretamente – proprio con l’aumentare di obici, lanciarazzi e cannoni moderni forniti dagli alleati a Kiev.