"Nessuno sa come il dibattito sulla sicurezza influirà sul voto". Kelvin Hopkins è un parlamentare della sinistra laburista, tra i pochi a essersi schierati apertamente in favore della Brexit. Fedelissimo del leader Jeremy Corbyn, fa campagna elettorale in un palazzone popolare alla periferia di Luton, centro di oltre 200 mila abitanti a 50 km da Londra. Scende i 13 piani imbucando volantini con la sua foto.
Si scommette anche sulle elezioni
È un'area multietnica nota soprattutto per l'aeroporto vicino alla capitale.
Economista, 75 anni, spera in alcuni sondaggi secondo i quali il vantaggio dei conservatori di Theresa May sarebbe sceso dal 20 al 3 percento. A suo avviso dopo gli attentati gli elettori potrebbero preferire le ricette laburiste alle promesse della premier Theresa May
(ascolta l'audio allegato a questo articolo): "Jeremy Corbyn ha argomentato bene nel dire che siamo noi a volere
10'000 poliziotti in più, che la
guerra al terrorismo, per come è stata condotta fino ad adesso,
è stata un fallimento, ma non lo sapremo fino a domani".
Il parlamentare laburista Kelvin Hopkins e il suo staff durante la campagna elettorale a Luton
Una cosa, a suo avviso, è certa. Afferma che il dibattito sull'uscita dall'unione europea non sarà determinante nel voto, "a pesare — dice — saranno piuttosto
temi legati all'economia e alla sanità" anche se resta l'incognita degli indipendentisti dello UKIP". A Luton, conclude Hopkins, voteranno per i conservatori e perderò qualche migliaio di voti"
Thomas Paggini