La Cina non parteciperà alla conferenza sulla pace in Ucraina in programma il 15 e 16 giugno prossimi in Svizzera a causa della mancanza delle condizioni primarie, tra cui la presenza russa oltre che di Kiev. La notizia è stata anticipata da quattro diverse fonti all’agenzia Reuters, secondo le quali in settimana Pechino ha comunicato la sua decisione attraverso i canali diplomatici. Stando all’ANSA, la Cina lamenta tra l’altro l’assenza “della partecipazione paritaria di tutte le parti coinvolte e di una discussione equa di tutte le proposte disponibili”. Il pressing soprattutto “dei diplomatici europei non è andato a buon fine”.
La Cina e la conferenza al Bürgenstock
Telegiornale 31.05.2024, 20:00
Anticipazioni sostanzialmente confermate da Mao Ning, portavoce del Ministero degli affari esteri di Pechino: allo stato attuale “è difficile per la Cina partecipare”, ha detto interpellato in proposito, perché “esiste uno scarto evidente fra le disposizioni prese per la conferenza da una parte e dall’altra le richieste della Cina e le attese in generale della comunità internazionale”.
La Confederazione - interpellata dalla RSI - ha nel frattempo fatto sapere che finora sono oltre 80 i Paesi che hanno confermato la loro partecipazione alla conferenza sulla pace in programma a metà giugno al Bürgenstock. E per quanto riguarda la Cina, il DFAE prende atto della presa di posizione del ministero degli affari esteri cinese. E sottolinea, tuttavia, che la Cina ha dichiarato di attribuire grande importanza all’organizzazione da parte della Svizzera del primo vertice sulla pace in Ucraina.
La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni, ma non il Cremlino, sebbene il capo del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis abbia in più occasioni riconosciuto la necessità di coinvolgere la Russia per arrivare alla pace.
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Notiziario 31.05.2024, 06:00
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Bürgenstock, la Cina non ci sarà
SEIDISERA 31.05.2024, 18:22
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